
Era d’agosto ed un povero uccelletto, ferito dalla fionda d’un bambino andò per riposare l’ala offesa sulla finestra aperta di una chiesa.
Dalle tendine del confessionale il parroco intravide l’animale ma pressato dal ministero urgente, rimase intento a confessar la gente.
Il raccoglimento era tanto e la chiesa stracolma di fedeli che attendevano per l’inizio della messa.
Mentre in ginocchio alcuni, altri a sedere dicevano fedeli le preghiere una donna, notato l’uccelletto, lo prese al caldo e se lo mise al petto. Sperava che il calore del petto lo facesse star meglio. Così lo teneva stretto a sé e lo accarezzava.
D’un tratto un cinguettio ruppe il silenzio. Il prete ci fece poco caso e continuò il suo ministero.
Dopo alcuni minuti un altro cinguettio. Di nuovo il prete ebbe pazienza e riprese il raccoglimento e l’ascolto dei peccati.
Mentre assegnava la penitenza al fedele un altro cinguettio ancor più forte ruppe il silenzio facendo sobbalzare il prete che a quell’ennesimo rumore il ruolo abbandonò di confessore e scuro in viso peggio della pece si arrampicò sul pulpito…… continua a leggere>>