Tallio

Tallio e piccioni

“Il tallio, elemento contenuto anche negli escrementi di piccione, è un veleno che colpisce raramente in Italia, ma una volta entrato nell’organismo molto difficile da eliminare. Lo ha affermato Carlo Locatelli, direttore del Centro Nazionale di Informazione Tossicologica della Fondazione Maugeri di Pavia”. Fonte: Rainews

Il Tallio è un costituente minore di molti minerali.

Il solfato di tallio è incolore, non ha sapore e si scioglie facilmente in acqua; per questa ragione è stato spesso utilizzato in passato come veleno per commettere omicidi. Veleni a base di tallio sono stati protagonisti di diversi casi di cronaca, e anche regimi militari hanno usato la sostanza per uccidere oppositori politici e rivali.

E’ un veleno importante e potente: meno di 15 mg/kg possono essere letali, probabilmente anche solo circa 200 mg in persone anziane.
L’avvelenamento può essere scatenato dall’ingestione ma anche dall’inalazione prolungata.

Nell’intossicazione acuta i primi sintomi sono gastrointestinali: violenti dolori addominali, vomito, diarrea. Dopo 24-48 ore possono comparire confusione mentale, convulsioni, coma, parestesie importanti specie agli arti inferiori, debolezza muscolare progressiva e neuropatia periferica sensitivo-motoria, insufficienza respiratoria. Nei casi non letali, dopo circa quindici giorni si ha perdita dei capelli.

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